Dall'Avana verso Ovest parte 2



   Ehilà siete pronti?  

Ci siamo salutati ieri con la promessa di ritrovarci e riprendere il nostro viaggio, forza gente ci sono ancora un po' di km da fare e tante cose da vedere.

By the way, avete preso il costumino, e le scarpe adatte  per camminare ?. SERVONO !!!

Percorriamo  ancora la autopista Est-Ovest e ci fermiamo a:

San Diego de los Baños 
San Diego de los Baños è una piccola cittadina termale bagnata dal fiume San Diego le cui acque possiedono straordinarie proprietà curative.
Narra la leggenda che la bontà di queste acque fu scoperta grazie a un schiavo malato che immergendosi nel fiume guarì, da allora ( la prima SPA fu costruita nel 1891) vengono utilizzate fondamentalmente nelle terapie per malattie della pelle, muscolari e malattie reumatologiche.
La struttura  ha una capacità di circa 400 ospiti, ed è attrezzata per massaggi, agopuntura , idroterapia e fanghi termali, le acque di questo fiume sono ricche di zolfo (concentrazione abbastanza elevata)  bicarbonato, magnesio, fluoro e silicio, si raccomanda sempre di non immergersi per più di 15/20 minuti.
Nelle istallazioni esiste anche un centro medico ambulatoriale specializzato in medicina interna, fisioterapia,cosmetologia medica e cura dell' obesità.
Questo centro è circondato di tante bellezze naturali, La Sierra del Rosario a Est e La Sierra de los Organos a ovest divise da questo fiume.
Dopo un bel bagno nelle acque termali e forse anche un rilassante massaggio lasciamo San  Diego e ci dirigiamo verso:


Parque Nacional La Güira
Deve il suo nome alla Sierra de la Güira , parte della Sierra de los Organos,  è diventato Parco Nazionale con l'arrivo della Rivoluzione e comprende un area di 22000 ettari dove esistono una ampia varietà di flora e fauna. 
Ma la storia di questo sito comincia molto prima , tutto questo territorio faceva parte della tenuta Cortina, proprietà di un potente latifondista di nome Josè Manuel Cortina nonchè noto avvocato, politico,diplomatico e grande oratore.
"La Güira" è  la prima proprietà acquistata nei primi anni del 1900 dove l'avvocato costruì  un bellissimo parco per valorizzare la flora del territorio e la bellezza del paesaggio , giardini lussureggianti, sculture in marmo di Carrara , bronzo ed altri materiali importati impreziosivano questa tenuta e dimostravano il gusto estetico e la conoscenza dell'arte del Cortina.
La presenza del fiume nelle vicinanze della tenuta permise la costruzione di un lago artificiale, contribuiscono alla bellezza di questo luogo pergolati e ponticelli che si integrano all'intorno naturale insieme alle fontane e piscine.
Negli anni a venire costruisce la Casa Cinese e la Casa Giapponese dove custodirà oggetti di queste culture millenarie alle quali era molto appassionato, molti degli oggetti delle sue collezioni si possono ammirare nei musei.
Non ci dilunghiamo nella storia di come "Don Josè" acquistò innumerevoli proprietà terriere nel corso degli anni dal 1906, diventando una delle tenute (hacienda) più ricche ed estese dell'isola.
La nota grotta de Los Portales e quella chiamata de Los espejos, proprietà della famiglia Grau San Martin, furono acquistate dal potente latifondista e attrezzate con passerelle e corrimano per poter essere visitate senza rischi e "annesse" alle sue proprietà con un ponte sul fiume e un terrapieno che collegava la  tenuta alla grotta de Los Portales a circa 13km, i lavori  furono finiti intorno al 1943.
La grotta de Los Portales è più conosciuta per essere stato "l'ufficio" del comandante Che Guevara durante la crisi di Ottobre nel 1962. Il "guerrillero" stabilì il suo comando in questo luogo e rimase nella grotta per circa  30 giorni con più di 200 uomini. 
La figura di questo grande politico ed oratore è molto controversa, ma una cosa è certa: provava un amore incommensurabile per la sua terra e la natura, credeva che fosse più importante promuovere la produzione del tabacco di elevata qualità e quasi unico al mondo che lo zucchero che veniva prodotto dappertutto.
“El tabaco cubano ha sido favorecido por los cambios sociales que se vienen produciendo en la humanidad. El tabaco es (…), la segunda riqueza de Cuba, pero acaso debiera ser la primera, si en vez de ser Cuba un inmenso cañaveral, fuese una inmensa vega tabacalera, puede que nos fuese económicamente mucho mejor a los cubanos”.
Josè Manuel Cortina costruì anche un sanatorio per i malati di tubercolosi, ripopolò i boschi distrutti per l'abbattimento indiscriminato degli alberi reintroducendo anche specie della flora e della fauna in processo di estinzione, e promulgò la loro protezione limitando anche la caccia. 
Come politico fu l'autore della legge sugli infortuni sul lavoro, partecipò attivamente alla redazione della Costituzione del 1940, molte delle sue proposte furono approvate  all' unanimità.
Nel 1940 il suo enorme latifondo si estendeva dalla Güira in tutte le direzioni occupando terreni dei comuni Consolaciòn del Sur, La Palma e Los Palacios, in questo territorio costruì anche cinque scuole dove studiavano circa 400 bambini.
Ma Josè Manuel Cortina fu anche accusato di sfruttamento dai contadini davanti al tribunale rivoluzionario, le sue proprietà furono confiscate (nazionalizzate), lasciò Cuba e si stabilì a Miami dove morì nel 1970.  
Dopo un po' di storia torniamo alle bellezze di questo parco, merita una visita, è una gioia per gli occhi , per molto tempo fu lasciato all'incuria e con l'uragano del 2008 soffri ulteriori danni ma i lavori di restauro e riscatto di questo bellissimo parco e delle costruzioni tanto amate da Josè Manuel Cortina hanno avuto inizio verso la fine del 2013 dando nuova vita a questo posto singolare.
Per saperne di più guardate questo video :  (dura 13 minuti)



             
    Dopo il Parco La Güira ci restano 50 km di viaggio per la nostra ultima tappa di oggi:




Valle de Viñales  (Parque Nacional de Viñales)
Dichiarata dalla UNESCO Patrimonio Mondiale dell'Umanità come paesaggio naturale , La Valle di Viñales è senza dubbi un posto straordinario, una bellissima cartolina della natura ed uno dei siti più visitati a Cuba.
Le diverse gradazioni di verde, i terreni rossi e la vegetazione della zona creano un contrasto cromatico singolare ed il SILENZIO sorprende e meraviglia.
Questo parco nazionale è un susseguirsi di colline e valli , l'elevazioni di origine carsica, con la cima arrotondata vengono chiamate "mogotes" e sono il prodotto della progressiva erosione e del crollo di grotte scavate dall'acqua, che sono numerose lungo le colline . Viñales si conosce anche col nome di "Catedral del carso tropical". Esistono altre formazioni montuose costituite di una varietà di rocce catalogate come le più antiche di Cuba e di tutta la regione caraibica l'esempio più noto sono Las Alturas de Pizarra. 
Nella zona più bassa della valle predominano le coltivazioni di frutti e di tabacco utilizzando metodi tradizionali e le costruzioni tipiche contadine e di tradizione aborigene si integrano in armonia col paesaggio.  
Grotte: 
Delle innumerevoli grotte del Parco quelle più note al turista sono: la Cueva del Indio, che si percorre in barca , navigando il fiume San Vincente uno dei due che scorrono attraverso questa grotta,  richiamano l'attenzione del turista le stalagmiti che per la loro forma assomigliano ad animali,piante o navi , la "Cueva de Josè Miguel" ed il sistema di grotte di Santo Tomàs, quest'ultimo ha una estensione di più di 46 km e si sviluppa in 8 livelli, costituisce il sistema di grotte più grande in Cuba e secondo in America, si può visitare solo una piccola sezione (1 km circa) accompagnati da uno speleologo.

Murale della Preistoria:
Nella valle Dos Hermanas (Due sorelle) sorge questa opera imponente sul versante del mogote chiamato Pita, è un murale che racconta il processo evolutivo della vita in questa regione e del uomo in tutte le tappe della preistoria, quest'opera fu realizzata da Leovigildo Gonzàles Morillo, che ci lavorò per quasi 5 anni.
Agli occhi dell' osservatore può sembrare un dipinto realizzato da un bambino, ma così ha voluto rappresentare la storia Leovigildo Gonzàles che fu anche  discepolo del pittore e "muralista"  messicano Diego Rivera, non saprei dire con certezza se per "emulare" le pitture rupestri lasciate da nostri antenati. Io avrei disegnato così non per dispetto ma perché non sono in grado di fare diversamente.

Nell'area de Viñales esistono 47 siti archeologici, 19 che riguardano le comunità aborigeni o precolombine  e 28 che ci narrano la storia sofferta degli schiavi africani, si pensa che molti di questi siti fossero "palenques" o rifugi per gli schiavi che fuggivano dai padroni ( si chiamavano schiavi cimarrones).

Adesso ci possiamo fermare, penso già a domani: Pinar del Rio (capoluogo), un "salto" a Cayo Levisa o Cayo Jutìas  e poi dritto dritto verso l'estremo dell'isola!!!