Dall'Avana verso est III- Matanzas









Continuiamo la nostra passeggiata  per la città di Matanzas:

Cattedrale San Carlos Borromeo
calle  282 entre 83 y 85


La prima pietra di questa cattedrale fu benedetta il 12 ottobre del 1693 come simbolo della fondazione della città di Matanzas.
La costruzione della struttura finì nel 1695 ma nel 1712 venne seriamente danneggiata da un uragano e rimarrà trascurata fino al 1872 quando Celestino del Pandal realizzerà interventi di restauro per ben due anni.
La struttura cresce nel tempo mantenendo però un' unità armonica, questo edificio è considerato il maggior esponente eclettico  del XIX secolo cubano; nel 1912 fu elevata al rango di cattedrale , si fecero importanti interventi strutturali e dei bellissimi affreschi che arricchiscono gli interni.
Abbandonata a se stessa ancora una volta per un lungo periodo la cattedrale rifletteva il passo del tempo e dell'incuria fino al 2014 dove importanti interventi la riporteranno al suo splendore.
Nell'archivio si trovano documenti storici di rilevante importanza. 
orari di apertura: Lun-Sab: 08:00-12:00 Dom: 09:00-12:00  



Parque de la Libertad

Bellissimo parco che fu la seconda Piazza d'Armi nel periodo coloniale.
E' stato sito di grandi eventi storici, politici e sociali.
La conformazione architettonica odierna comincia a prendere forma già dal 1800 ma nel 1909 acquisì una maggior dimensione sociale con la creazione del monumento centrale, opera dello scultore italiano Salvatore Buemi, dove spicca la statua della Libertà che rompe le catene e la figura del Apostol   Josè Martì.

Circondano la Piazza edifici storici di rilevante importanza:



Sala Concerti Josè White
calle 79 entre 288 y 290


L'odierna sala di concerti porta il nome del grande violinista  e compositore cubano  Josè White  Lafitte ma precedentemente fu la sede del Liceo Artistico y Literario di Matanzas, dove la città venne coronata come "La Atenas de Cuba".
Dopo un lungo e sapiente restauro oggi è la sede ufficiale dell'orchestra sinfonica di Matanzas  ed un luogo per ascoltare ottima musica classica , da camera e musica tradizionale. Si effettuano inoltre mostre d'arte e presentazioni di libri.



Museo Farmaceutico 
calle 83 n° 4951

Inaugurata nel 1882 dai medici Ernesto Triolet Lelievre e Juan Fermin de Figueroa questa "botica francese" è un gioiello, unica al mondo per la conservazione della struttura originale, le scaffalature , milioni di etichette, vasi di squisita fattura francesi e americani e la preziosa collezione di prontuari e ricettari dell'epoca.
Il museo conta  7 sale espositive: farmacia, retrobottega, 2 magazzini dove troviamo una preziosa collezione di testi di medicina, botanica, farmacia e chimica in spagnolo, tedesco,francese ed inglese nonché antichi strumenti medici ed utensili del mestiere. Finisce la visita nel "patio" interno e nel primo piano, antica dimora dei Triolet.
Triolet fu un grande studioso delle piante officinali, brevettò innumerevoli medicinali di cui undici furono premiati nell' esposizione di Parigi del 1900.
L'attività rimasse aperta fino al 1964 quando diventò museo.
aperto: Lun-Sab dalle 10:00 alle 17:00 Dom. fino alle 16:00
ingresso: 3 CUC ( € 2,70 circa)


Seguitemi, prendiamo la Calle Milanès, fino all'incrocio con la calle 306 e poi su, su fino ad arrivare al promontorio da dove si domina tutta la città, la sua baia e la bella valle di Yumurì, questo posto si conosce con il nome di "Balcòn de la Ciudad", da cui Ulysses Simpson Grant e Federico Garcia Lorca contemplarono la città e sarebbe il grande poeta e scrittore a scrivere , dopo la sua permanenza a Cuba nel 1930, (... "si me pierdo que me busquen en Andalucìa o en Cuba...") 




Sulla spianata  troviamo la  Ermita de Monserrat  che ha una bella storia:
La comunità catalana, numerosa sin dai primi anni della fondazione della città, cercava in questa colina un rifugio per pregare la loro moreneta, la Vergine di Monserrat, la bella vista ed il silenzio del luogo mitigavano la nostalgia e la lontananza dalla loro patria, le loro montagne ed il monastero dedicato alla Vergine.
Questo pellegrinaggio diventò un'abitudine , si festeggiava, si mangiava e si facevano voti alla madonna.

Nel 1871,  organizzarono una grande festa popolare in onore della patrona della Catalogna e l'inizio della monarchia costituzionale in patria, fu un grande successo , con una presenza dei cittadini numerosa così come delle altre comunità spagnole, non solo di Matanzas.     

L'agognato tempio sulla collina divenne realtà con il contributo di tutti, dalla Spagna arriva la statua della Vergine, una copia di quella al monastero, nel 1875 si inaugura questa bella struttura con la processione dal centro della città su per la collina, la "moreneta" stava arrivando alla sua nuova casa.

Qualche anno dopo sono state collocate davanti alla chiesetta 4 statue che simboleggiano le quattro province catalane: Tarragona, Gerona, Lerida e Barcellona.

Se vi capita di visitare la città nel mese di Dicembre potresti partecipare ad una bellissima festa, la Fiesta de la Colla, balli e canti di due nazioni si sentono all'unisono, come un unico popolo, adulti e bambini con i costumi tipici delle regione spagnole, tantissimi colori e si va dalla vergine si divide il pane ed  il vino, tutti insieme, è una bellissima tradizione che per fortuna è stata ripristinata. Ci sono dell'aree di ristoro ed il ristorante Ranchòn Monserrat che offre cucina creola.
   
Bene, vi ho fatto salire fin qui a piedi per sentire e capire la storia di questo luogo dimenticando di dirvi che all'uscita del museo farmaceutico c'è la fermata dell'autobus 12 che vi porta fin qui!
Il costo è di un CUC (dati 2015)

Siamo tornati al centro della città e prima d'abbandonare i quartieri Matanzas e Pueblo Nuevo vorrei mostrarvi due posti che non potete lasciare fuori dal vostro itinerario:



Galleria Taller Lolo

calle Narvaez   entre Jovellanos y Matanzas




Sulla riva del fiume San Juan al numero civico 27 della calle Narvaez , oggi strada 97, troviamo questa struttura fatiscente che ha ripreso vita grazie al progetto di Osmany Betancourt, in arte Lolo, grande artista della plastica cubana .

Recuperando questo spazio, insieme ad altri notevoli artisti come Manuel Hernàndez Valdèz ci regalano con la loro disponibilità e cortesia momenti di piacere vedendoli lavorare ferro, bronzo, vetro ed altri materiali. Questo posto più che un'atelier è una straordinaria comunità culturale e tutti coloro che la scoprono tornano sempre.

Molte opere gigantesche dello scultore sono esposte insieme a belle opere in ceramiche, dipinti , e vetro lavorato dagli altri artisti.

Fate un salto qui e non ve ne pentirete , potete acquistare dei pezzi unici, prezzi per tutte le tasche.


     Callejòn de las Tradiciones
     Calle San Ignacio entre San Francisco y San Juan Bautista



 Trasformare un spazio abbandonato e pieno di rifiuti in una grande comunità socio culturale è stata la sfida dell'associazione AfroAtenas in questa circoscrizione del quartiere Pueblo Nuevo.

Le radici religiose e culturali africane sono molto profonde in questa regione  dove si tramanda da generazioni il culto dei riti lucumì ( Angelo custode vs Orishas ) , in questo luogo nasce la rumba (columbia), si creano le prime congregazioni o cabildos di natura religiosa africana e le società di mutuo soccorso Abakuà, non c'è posto migliore per preservare e diffondere non solo gli elementi africani ma tutti quelli che hanno dato forma all' essere "matancero" attraverso 
 tutte le manifestazioni culturali: musica, ballo, plastica, linguaggio, religione e cibo.

Tutta la popolazione del luogo partecipa al progetto , riabilitando spazi che diventano socialmente utili per grandi e piccini e dove il turista è coinvolto nelle diverse manifestazioni.
Da visitare.



Stadio Palmar de Junco
calle 286 entre Santa Isabel y Desamparados



Sempre a Pueblo Nuevo troviamo un' altro pezzo di storia cubana: lo stadio Palmar de Junco, primo costruito sull'isola nel 1874 e unico stadio di quel periodo  ancora in funzione.
Qui ebbe luogo la prima partita di baseball di Cuba tra Habana Baseball Club e Matanzas.
E' un posto pieno di storia che ha visto tante glorie di questo sport, numerosi restauri sono stati fatti e si lotta per ridare allo stadio il passato splendore.
Molti turisti cominciano ad avvicinarsi a questo sito , in programma innumerevoli proposte per recuperare lo spazio ancora in funzione con partite di gran importanza, è proposto per creare in sede "The Hall of Fame" e certamente il mio voto va a questo "diamante".



Ci lasciamo alle spalle Pueblo Nuevo ed andiamo a conoscere un'altro quartiere di Matanzas, attraversiamo il ponte Generale Lacret (Ponte della Concordia) sul fiume Yumurì ed eccoci a Versalles.

In questa zona di Matanzas già esistevano delle costruzioni militari come il Castello di San Severino dal 1745 e dai primi anni del XIX secolo un piccolo paesino di pescatori : il Chiquirrin. All'epoca questo quartiere veniva chiamato Yumurì per il fiume che la circonda; le dolce coline e la bella natura esistente attraggono borghesi e proprietari terrieri che costruiscono delle meravigliose ville delle quali resta ben poco oggi, diciamo che dal 1820 circa il quartiere riceverà il nome odierno di Versalles.

Perchè si chiama Versalles? Bien mon cher lecteur questa è un'altra storia, quella che vi racconterò un'altra volta.


Dove andiamo allora?


Castillo de San Severino
Avenida del Muelle. Versalles
ingresso: € 2,70
aperto: martedì-sabato: 09-16:30 - domenica: 09-12:00
Dopo il disastro della Flota  de la Plata (Dall'Avana verso est II), la corona spagnola  si rende conto che è necessario creare delle fortificazioni che protteggano la città ed allo stesso tempo con la loro potenza di fuoco possano dare manforte alla vicina Habana.
Ci vorrà un bel po' di tempo ma nel 1745 finalmente la fortezza è finita e porterà il nome di San Carlos de Manzaneda.
Il forte fu distrutto nel 1762 per evitare di regalare un sito strategico agli inglesi, che avevano occupato già L'Avana.  




Durante le guerre di indipendenza questa fortezza funge come presidio e molti patrioti cubani vennero incarcerati  ed assassinati qui. 
Il Castello di San Severino sarà un carcere fino al 1970.
Oggi è Monumento Nazionale e come museo fa parte del progetto UNESCO La rotta degli schiavi  , merita una visita, troverete una sala dedicata alla storia precolombiana e coloniale, la sala degli Orishas, sappiamo che Matanzas ha una posizione importante come custode dei culti e le tradizioni africane, e la sala dedicata alla storia della schiavitù.  Dal castello si gode di una  vista incomparabile della Baia di Matanzas.


Chiesa San Pedro Apostol
calle Vera entre Santa Cristina y San Alejandro


Questa bella chiesa si può ammirare da qualsiasi punto della città, si erge su una collina, fu inaugurata nel 1870 dopo 3 anni di costruzione.

Progetto, disegno e decorazione si devono al virtuoso italiano Daniel Dall'Aglio (Teatro Sauto) che ha creato un'opera considerata il miglior esponente dell'architettura religiosa cubana del XIX secolo.

L'altare maggiore è opera dello scultore di Matanzas Timoteo Garcìa.

Dopo anni d'abbandono è stato eseguito nel 2003 un complesso processo di ristrutturazione che ha meritato nel 2009 il Premio Nazionale di Restauro.

Curiosità: Il restauro è stato commissionato e finanziato dai frati francescani che custodiscono la chiesa ed eseguito con l'utilizzo dei prodotti Mapei.

E' Monumento Nazionale dal 2013. 



 Bene, manca così poco per mettere i piedi a bagno, no, non nella vasca da bagno scansafatiche ma qui!


 OK, riposo, rompete le  fila, domani vi porto  a conoscere l'altra parte di questa meravigliosa regione: Natur!!! 

Dove potete dormire:


Hotel Velasco
Calle Contreras entre Santa Teresa y Ayuntamiento










Buonanotte!!!