Dall' Avana verso ...est II-Matanzas


Ciao!!!
Ci siamo lasciati "ieri" sera al tramonto a "Caleta Buena", è stata una notte magica, una notte da leoni e questa mattina mi sento un ... chi guida????
Bene seguiamo come al solito il filo di Arianna cioè la nostra Carretera Central che ci condurrà verso il nord della provincia di Matanzas.

Questa regione è ricca di storie e leggende, qui racconteremo due fatti importanti:




C’erano dell’incomprensioni tra aborigeni e spagnoli, questi ultimi consideravano “los indios” molto belli ma di salute cagionevole e pigri dall’altra parte gli aborigeni volevano godersi in santa pace la loro vita “noiosa” in quella benedetta terra,  loro erano arrivati prima!!.
I “pigroni”, che continuavano a morire per le malattie importate (come vaiolo e morbillo), il duro lavoro ed il suicidio, (tanti sceglievano questa via pur di non essere schiavi) cominciavano ad essere un tantino arrabbiati ed ecco quello che accadde nella baia di Guanima , nella terra nota come Yucayo intorno al 1510:
Fray Bartolomè de las Casas racconta di un gruppo di spagnoli, che dopo una serie di malefatte gironzolando per la regione, si trovarono in difficoltà mentre attraversavano la baia e chiesero aiuto agli aborigeni , questi offrirono generosamente le loro barche solo per affondarle dopo, spagnoli compresi, che portando armature pesanti e non sapendo nuotare persero la vita; coloro che riuscirono a guadagnare la riva furono impiccati , solo due donne ed un uomo sopravvissero , questa baia comincio' ad essere chiamata Matanzas intorno a quegli anni, non è un bel nome: significa massacro. Possiamo dire che questa è stata la prima ribellione cubana contro il dominio spagnolo.


Flota de la Plata:
Prima della fondazione di Matanzas, la baia era un luogo di scorribande e traffici di ogni tipo tra pirati, corsari e la popolazione locale, la corona spagnola ed i governatori dell'isola non erano molto contenti: "...y estos franceses que entran y salen como si fuera casa suya...", mi dispiace ma sarà anche casa loro ma questa è ...un' altra storia. 
Nel 1628, dopo una serie di sfortunati eventi e ritardi l'ambita Flota de la Plata, proprietà della Corona Spagnola, salpava dal Messico ignara del suo destino: l'ammiraglio olandese Piet Heyn al commando di una potente flotta, era determinato ad appropriarsi delle navi e del contenuto in esse, chiuse l'accesso al porto dell'Avana  costringendo parte della flotta a cercare rifugio nella baia di Matanzas, le decisioni sbagliate, l'avidità (le navi erano sovraccariche, più merce di quella dichiarata e non esisteva Equitalia ) e la mancanza di perizia condannano gli spagnoli alla sconfitta ancora prima dell'inizio della battaglia che non durerà a lungo, l'audace Heyn farà il suo ritorno trionfale in patria con 8 navi spagnole.
Gli spagnoli hanno sempre considerato il valoroso Heyn un pirata , gli olandesi un eroe ed ancora oggi si parla delle sue imprese in testi, poemi e canzoni (anche agli stadi). Il bottino fu valutato in 11,5 milioni di fiorini all'epoca, all'equipaggio della flotta corsara fu promesso un premio equivalente alla paga di 17 mesi di stipendio in più, mai arrivato , questa situazione creò un tantino di malessere nella ciurma che si presentò davanti alla Casa delle Indie Occidentali con tamburi, cannone e ubriachi marci dimenticando la polvere da sparo, quindi niente premio. ("Amsterdam per scoprire e ricordare"-Touring Club Italiano)

foto:nl.wikipedia.org

Dal 1998  Piet Heyn sorveglia la baia , forse in attesa di una nuova flotta spagnola, quest'opera in bronzo fu realizzata dall'artista olandese Willem A. Verbon. 

L'enorme perdita, sopratutto morale, ed altri attacchi convinsero la corona spagnola che forse era ora di costruire delle difese militari e riaffermare la loro presenza in loco. Così, con molta calma, il 12 ottobre  1693 , davanti ad un gruppo di 30 famiglie provenienti dalle Canarie, venne fondata la città e non villa di  San Carlos y San Severino de Matanzas.  

Matanzas è la prima città moderna, non si è sviluppata come altre città, la sua struttura urbanistica è diversa, possiede un tracciato ortogonale perfetto e tranne qualche eccezione, il piano regolatore urbanistico è sempre stato rispettato.
Uniamo a queste caratteristiche la componente paesaggistica: adagiata su dolci coline,  tre fiumi, una bella baia e la meravigliosa Valle di Yumurì, ecco che abbiamo una città completamente diversa dalle altre; aggiungiamo ancora la passione per la conservazione delle tradizioni culturali, la "lotta" continua per il recupero di strutture degradate con la finalità di preservare l'unicità architettonica che distingueva questa città nei secoli scorsi e il rispetto delle nuove generazioni per il passato,  questa città merita una sosta.


Per un lungo periodo sembra addormentata, c'è povertà e molte famiglie pensano di abbandonare queste terre.
Arriva il XIX secolo e qui cambierà tutto, la produzione di zucchero raggiunge livelli tali che cresce la ricchezza della città in maniera smisurata , il 40 % dello zucchero dell'isola viene prodotto nella regione, commercio e di conseguenza traffici portano alla costruzione delle ferrovie, Cuba sarà il primo paese dell'America Latina.
Altro fattore non meno importante è l'introduzione della macchina da stampa, questa città è particolare, Matanzas è una città romantica, per natura e di pensiero che lascia l'impronte in ogni costruzione, la città cresce insieme ad artisti, scrittori, poeti, malinconica ma fiera con gran senso di patria e custode delle tradizioni . 
Questo sarà il secolo d'oro della città, questa terra darà i natali a Josè White Lafitte, Miguel Failde, Damaso Pèrez Prado, e tanti altri figli insigni , come "il poeta de la guerra" Bonifacio Byrne, sorgeranno grandi pubblicazioni artistiche, circoli di letteratura ed il Liceo Artistico e Letterario dove Matanzas verrà coronata come La Atenas de Cuba ed i cittadini balleranno per la prima volta il danzòn, ballo nazionale.
Si costruiscono i ponti Generale Lacret (Concordia) che collega il quartiere residenziale di Versalles con il quartiere Matanzas, centro delle istituzioni del  governo ed il ponte Calixto Garcia che unirà Pueblo Nuevo, quartiere industriale, al centro storico della città, oltre a la loro funzionalità, bellezza e solidità , resistono ancora all'inclemenza del tempo e del clima,  questi ponti sono simboli dell'unicità architettonica di Matanzas nella figura dell'architetto Celestino del Pandal.

Prepariamoci allora ad addentrarci "en las calles y en la historia" a passo di danzòn... 



    
Plaza de la Vigìa 

La Plaza de la Vigìa costituisce il nucleo originario attorno a cui si è sviluppata tutta la città fondata nel 1693 e dove sorgerà la prima Piazza d'Armi.
Vigìa, che significa torre d'avvistamento, era il nome  delle fortificazioni militari che  sorgevano nelle vicinanze e che facevano parte della cintura difensiva destinate a proteggere la città.
Nel XIX secolo, data la sua inefficacia come elemento difensivo oppure dovuto alla necessità fu demolita e si costruirono dei palazzi di rilevante importanza come l'odierno Teatro Sauto o la Stazione dei Pompieri .

Teatro Sauto

calle 83 entre 270 y 272. Plaza de la Vigìa

Simbolo dei poteri economico e culturale raggiunti nel XIX secolo e gioiello neoclassico.
Il teatro fu inaugurato nel mese di Aprile del 1863 col nome di Esteban, in onore del governatore Pedro Esteban Arraz , nel  tempo sarà conosciuto come teatro Colòn, Martì , La Vigìa fino al 1898 che adotta il nome odierno come riconoscimento al grande filantropo Ambrosio de la Concepciòn Sauto y Noda ,  che contribuì con tanta passione allo sviluppo culturale della città.
Classificato da esperti come il miglior teatro dell'interno dell'isola per la simbiosi tra la funzionalità ( acustica straordinaria)   e la sua eleganza , questo gioiello è opera dell'architetto italiano Daniel  Dall'Aglio (o Daniele)  e per tanti è notevole la somiglianza con La Scala di Milano.
Dichiarato Monumento Nacional nel 1978 con livello di protezione 1 per preservare sia il palazzo che le strutture interne, il teatro conserva ancora il sipario in legno con l'immagine del ponte della Concordia, simbolo della città.



Chiuso per un lungo periodo per un profondo restauro il teatro Sauto tornerà al suo antico splendore , col suo fantasma chiassoso che si muove dietro le quinte, la sua acustica eccezionale , il macchinario di fabbricazione inglese, unico nel suo genere  nel paese, che rialza la platea a livello del palcoscenico e  tanti altri cimeli e materiali di valore storico ed archeologico che si conservano con amore all'interno di questa meravigliosa struttura.

La  campanella suonerà tre volte per annunciare l'inizio dello spettacolo come ha sempre fatto per più di un secolo, e l'emozione ci porterà a vedere sul palco tutti coloro che hanno fatto la storia di questa istituzione: Anna Pavlova , Enrico Caruso, Sara Bernhardt, Leo Brouwer, Alicia Alonso, Ernesto Lecuona, Antonio Gades, Andrès Segovia...


Palacio de Junco-Museo Provincial
calle Milanès entre Jacinto y Ayllòn . Plaza de la Vigìa
aperto da martedì alla domenica dalle 09-18


foto:radio26
Proprio di fronte al Teatro Sauto troviamo questo palazzo costruito nel 1838  proprietà all'epoca di Don Vicente del Junco y Sardiñas  uno dei più ricchi latifondisti di Matanzas.
Se c'è un sito che conferma l'amore del popolo di Matanzas per la sua terra, la cultura e la storia   è senza dubbi questo museo.
La tenacia di Israel Moliner Rendòn che dal lontano 1939 lottava per la costruzione di un museo provinciale, l'entusiasmo e generosità della popolazione diedero i risultati agognati nel 1959 quando venne inaugurato il museo in due sale del teatro Sauto, nel frattempo il volume dei reperti cresceva e diventava molto difficile la loro gestione in un spazio così ridotto, il museo cambierà sede ancora due volte.
Il Palazzo di Junco era rimasto nell'incuria totale fino all'anno 1970 quando il governo decide di recuperare questo importante edificio storico e utilizzare gli spazi per il museo provinciale.
Il 14 dicembre del 1980 il palazzo apriva le porte al pubblico come Museo Provincial.
Molte sono le iniziative che hanno avuto origine in questo museo come " Il circolo di Carilda", diretto dalla straordinaria scrittrice Carilda Oliver , incontro trimestrale con poeti e scrittori nazionali ed internazionali, attività di gran rilevanza come il festival annuale per bambini "Ya sè leer, escribir y calcular".
 Nelle  collezioni del museo si trovano reperti dei nostri antenati, arredi dei secoli scorsi, oggetti e documenti appartenenti a grandi scrittori e patrioti delle guerre di indipendenza e tanti altri tesori.

Museo dei Pompieri
Calle Magdalena 1 entre  Medio y Rìo. Plaza de la Vigìa
aperto: da martedì a sabato dalle 09-16

Il primo corpo di pompieri di Matanzas fu fondato il 10 Luglio di 1884, la loro "caserma" era la pianta bassa dell'abitazioni di Don  Francisco Junco, ceduta gratuitamente dal proprietario per questa nobile professione.
Il prestigio raggiunto nello svolgimento del loro mestiere, la notorietà della  banda musicale e gli spazzi insufficienti portano alla necessità di creare una sede appropriata; nel 1897 sarà benedetta la prima pietra della caserma tanto desiderata grazie alla generosità dei ricchi cittadini che donarono importanti somme anche per  la costruzione  di un dispensario infantile e una stazione sanitaria.
Ma i venti della Guerra di Indipendenza  soffiavano ancora ed i cittadini dovranno aspettare al 12 agosto del 1900 per vedere finalmente coronato i loro sogno.
L'edificio è un palazzo in stile neoclassico di grande valore architettonico, opera in pietra del ing. Bernardo de Granda, è una bella e solida struttura considerata un magnifico esponente dell'architettura militare. 
Dopo un periodo di restauro della struttura si inaugura il museo nel 1998 che custodisce nelle 3 sale espositive più di 3000 pezzi tra documenti ed oggetti  di grande valore storico e culturale come le partiture della banda musicale , lo stemma e le tre pompe a vapore  "Matanzas"(in funzione fino agli anni 30 del 900), "Cuba" e "La Caridad" appartenente al corpo dei pompieri di Uniòn de Reyes con brevetto inglese ed introdotta nel paese nel 1894. 

Museo de Arte
calle Contreras 36 entre Jovellanos y Matanzas
aperto:  martedì -domenica dalle 09-17
Il museo d'arte di Matanzas è stato fondato nel 1998 e la sua sede è un palazzo di stile eclettico costruito nella seconda metà del XIX secolo. Questo edificio fu  proprietà del dott. Julio Ortiz Coffigny  , illustre medico e forte oppositore del dominio spagnolo; è stato anche sede del consolato americano e vice consolato della Danimarca.
L'idea di creare il museo ha origine nella donazione del grande pittore "matancero" Lorenzo Padilla: una preziosa  collezione d'arte africano.
Il museo possiede una sala espositiva temporanea dove si rinnovano in continuazione le proposte al pubblico con delle mostre d'arte locale, nazionale ed internazionale. 
Sala Africana: unica nel suo genere per la varietà e ricchezza dei reperti in esposizione nonché di grande importanza sociale per le tradizioni della religione e la cultura yoruba molto presente in questa città.
Spazio dedicato alle xilografie e calcografie con la presenza di vari pezzi  del maestro indiscusso dell'incisione Albrecht Dürer e più di 50 stampe di artisti olandesi del XVI e XVII secoli come   Rembrandt e Jacob Van Ruysdael.
Completano i tesori di questo museo mobili , porcellane, cristalli e orologi di gran valore e tutta la collezione di pittura universale tra cui troviamo Ponce de Leòn, Guayasamin, Lam y Francisco Cobo.



Ediciones Vigìa
calle 91.Plaza de la Vigìa
apertura: lunedì-sabato dalle 09:00-17:00
     
La casa editrice Vigìa, che deve il suo nome alla piazza dove si affaccia, si può descrivere semplicemente con una parola: magia.

    
Questa istituzione è stata fondata nel 1985 con l'intenzione di promuovere la letteratura locale, creando dei ponti con il resto della nazione e scrittori internazionali.
La coincidenza di sede della Casa dello Scrittore e l'editoriale crea un connubio perfetto per un centro di promozione culturale unico.
Il grande sogno della casa editrice era il riscatto del libro come opera d'arte e dopo più di 30 anni di meraviglie e successi si può dire che il sogno è realtà.
 


Qui troviamo delle opere uniche, realizzate completamente in modo artigianale, un lavoro di gruppo che conta con l'estro del grande artista Rolando Estèvez Jordàn.
Libri, opuscoli, cataloghi e riviste sono realizzati con carta fatta a mano, carta e cartone riciclato, materiali naturali, tessili, vetro, plastica e metalli completano queste opere d'arte realizzate in numero limitato, firmate dagli autori e codificate, non andate via da Matanzas senza visitare questo luogo e portare via con voi qualcosa di unico e prezioso, dove arte, musica e letteratura diventano una sola cosa.


Ecco alcune delle collane:

Barquito - letteratura infantile
Trèbol- racconti
San Juan-poesia
Venablos- saggistica
Aforos- teatro
Clàsicos- letteratura classica
Andante- musica
La revista del Vigìa- rivista della casa editrice con uscite semestrale
Barquitos del San Juan- rivista per bambini con 3 uscite all'anno



Collane e altri articoli prodotti dalla casa editrice si trovano nella biblioteca del Museo Britannico a Londra, la biblioteca del Congresso di Stati Uniti e l' Università di Michigan, Chicago e Florida, l'Istituto Cervantes di Vienna ed il Centro Atlantico de Arte Moderno a Las Palmas, Gran Canaria e tanti altri musei.

Ha ricevuto innumerevoli premi internazionali tra cui International Star nella categoria ORO nella XII Convención International Star for Leadership in Quality de París 2008.




Il simbolo di Ediciones Vigìa è il "quinquè" che speriamo continui a illuminare e guidare chi visita questa città fino alla loro porta per tantissimi anni a venire.
Molto interessante questo sito:  http://vigia.missouri.edu/    (Università del Missouri-Museo d'Arte ed Archeologia) 
     
Qui troviate storia, saggi e video della Casa Editrice          





La "pigritudine" dei miei antenati mi dice che è ora di fare una sosta e forse MANGIARE!
Dopo continueremo nostro viaggio per chiese, piazze , capiremo qualcosa di "...estos franceses que entran y salen como si fuera casa suya..." e vi racconterò un pezzo di storia percorrendo "la rotta degli schiavi", adesso scappo ma vi lascio un elenco di posti dove andare per la "pausa spuntino" .